Magenta, Chap. 1 – Comix Ars Production
Lo confesso.
Avevo scritto un’introduzione lunga e noiosa che parlava di integrazione, bulli, animali e coscienza. Una di quelle lunghe disamine piene di boria e di falsa intellettualità che, anche al più attento lettore, fanno distogliere lo sguardo e scrollare via la pagina fino a trovare il video dei gattini che giocano a squash.
Però poi ci ho riflettuto.
È vero che il fumetto deve trattare temi seri e che parlino di attualità, ed è vero che MAGENTA cerca di approfondire questi temi, ma è pur vero che il fumetto è un medium popolare e che deve riuscire a comunicare le idee senza, appunto, lunghissime introduzioni. Che a fare gli spiegoni sono bravi tutti, ma a raccontare bene ci riescono in pochi.
E i ragazzi della Scuola del Fumetto di Salerno Comix Ars ci riescono benissimo (a raccontare mica a fare gli spiegoni, anche se anche quello gli riesce particolarmente bene).
Ed è anche vero che io sono di parte perché sono stati miei allievi, quindi eviterò di dilungarmi in inutili complimenti che sembrerebbero falsi come una moneta da tre facce.
Vi dico solo che hanno lavorato bene, hanno lavorato tanto e si sono comportati meglio di molti professionisti (sicuramente con meno pretese di molti professionisti). Perché per fare il fumettista basta poco: qualche buon insegnante, fogli bianchi ed una testa abbastanza dura da rompere il muro contro cui sbatte.
Adesso lascio a te, incauto lettore finito su questa pagina per sbaglio (o per intenzione, a volte capita, non molto spesso, ma capita) la possibilità di esprimere un giudizio su quello che leggerai.
Ma ricordati che so dove abiti.
E se anche ho confessato qualcosa all’inizio di questa introduzione, non è detto che confesserei qualcos’altro. Ma sentiti libero di giudicare, eh!
Avevo scritto un’introduzione lunga e noiosa che parlava di integrazione, bulli, animali e coscienza. Una di quelle lunghe disamine piene di boria e di falsa intellettualità che, anche al più attento lettore, fanno distogliere lo sguardo e scrollare via la pagina fino a trovare il video dei gattini che giocano a squash.
Però poi ci ho riflettuto.
È vero che il fumetto deve trattare temi seri e che parlino di attualità, ed è vero che MAGENTA cerca di approfondire questi temi, ma è pur vero che il fumetto è un medium popolare e che deve riuscire a comunicare le idee senza, appunto, lunghissime introduzioni. Che a fare gli spiegoni sono bravi tutti, ma a raccontare bene ci riescono in pochi.
E i ragazzi della Scuola del Fumetto di Salerno Comix Ars ci riescono benissimo (a raccontare mica a fare gli spiegoni, anche se anche quello gli riesce particolarmente bene).
Ed è anche vero che io sono di parte perché sono stati miei allievi, quindi eviterò di dilungarmi in inutili complimenti che sembrerebbero falsi come una moneta da tre facce.
Vi dico solo che hanno lavorato bene, hanno lavorato tanto e si sono comportati meglio di molti professionisti (sicuramente con meno pretese di molti professionisti). Perché per fare il fumettista basta poco: qualche buon insegnante, fogli bianchi ed una testa abbastanza dura da rompere il muro contro cui sbatte.
Adesso lascio a te, incauto lettore finito su questa pagina per sbaglio (o per intenzione, a volte capita, non molto spesso, ma capita) la possibilità di esprimere un giudizio su quello che leggerai.
Ma ricordati che so dove abiti.
E se anche ho confessato qualcosa all’inizio di questa introduzione, non è detto che confesserei qualcos’altro. Ma sentiti libero di giudicare, eh!
– Tommaso Vitiello